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Taglio tassi Bce: sui mutui effetti ritardati

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9 dicembre 2008

Il taglio dei tassi operato dalla Banca centrale europea (Bce) è una notizia che in teoria dovrebbe far sorridere tutte le famiglie con un mutuo a tasso variabile. L'abbassamento di 75 punti base del costo del denaro, dal 3,25% al 2,5%, può infatti comportare un sensibile risparmio: per ogni 100mila euro presi a prestito, la rata mensile si abbatterebbe in media dai 25 ai 41 euro (-2,4%/-7,9%) in base alla durata del finanziamento, con un impatto ovviamente maggiore sui prodotti più lunghi. L'effetto si somma a quelli (più o meno di doppia entità) già ottenuti grazie ai tagli dei due mesi precedenti (a inizio ottobre il tasso ufficiale era ancora al 4,25%).

Nella pratica, tuttavia, le cose non stanno esattamente così, almeno non ancora: i mutui variabili indicizzati al tasso di rifinanziamento della Bce non sono ancora disponibili per i risparmiatori e i prodotti tradizionali sono invece agganciati ai tassi Euribor. Questi ultimi sono sì in calo (oggi il tasso a un mese è sceso ancora al 3,33%, quello a 3 mesi al 3,67%), ma si adeguano gradualmente al taglio e occorrerà quindi un po' di pazienza (settimane, forse un mese) per vedere un effetto complessivo di tale entità.

Il Decreto anti-crisi appena varato ha chiesto alle banche di affiancare a partire dal primo gennaio 2009 mutui indicizzati al tasso Bce ai tradizionali prodotti basati sull'Euribor. In questo modo le famiglie avranno la possibilità di agganciare le rate a un valore meno volatile e (al momento) significativamente inferiore. Per valutare l'effettiva convenienza occorrerà tuttavia vedere come gli istituti bancari applicheranno la norma: il precedente Bpm, che ha già presentato un mese fa l'Euromutuo agganciato al tasso Bce, non sembra essere incoraggiante. Il ricarico applicato dalla banca (spread) è di 150 punti base, quindi mediamente più elevato rispetto a quanto praticato sui prodotti Euribor (110 punti base, secondo le stime della relazione tecnica che accompagna il Decreto). Il Mutuo Bce, dunque, sarebbe interessante fintano che la forbice Euribor-Tasso ufficiale resta elevata, ma nel lungo termine potrebbe risultare meno conveniente sotto l'aspetto finanziario.
m.cellino@ilsole24ore.com

L'effetto della sforbiciata
Il risparmio (virtuale) ottenibile su un mutuo da 100mila euro con un taglio dei tassi Bce di 75 punti base
Mutuo10 anni15 anni20 anni25 anni30 anni
Vecchia rata1050779647571522
Nuova rata1025748612533481
Differenza-25-31-35-38-41
(in %)-2,4%-4,0%-5,4%-6,7%-7,9%
Nota: Prestito acceso nel dicembre 2005 al tasso Bce+spread 1,5%
Fonte: Elaborazione Il Sole 24 Ore
9 dicembre 2008
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